IL MONASTERO

Monastero di Santa Chiara
di Altamura: un po’ di storia.

La fondazione del monastero delle Clarisse risale al 15 novembre del 1682 con l’ingresso solenne del nuovo monastero di suor Battista Costantini e Brigida Viti provenienti dal monastero di S. Maria del Soccorso già istituito nella città di Altamura, diciassette novizie e due converse.

La facciata della chiesa è scandita in due registri da un cornicione marcapiano, che asseconda, nel movimento, le rientranze e le sporgenze delle quattro lesene poggianti su un basamento a bugnato rustico poste ai lati del portale centrale. Sull’architrave di quest’ultimo, decorato con triglifi e rosette, tra due volute è inserita una nicchia che accoglie la statua dell’Immacolata , mentre altre due nicchie, aperte ai lati del portale, decorate con eleganti cornici e catino a conchiglia, accolgono la statua di S. Chiara a destra, e S. Francesco, a sinistra.

In continuità con la facciata della chiesa si erge il campanile scandito orizzontalmente in quattro parti da cornici modanate e concluso con una terminazione a bulbo. La ricercatezza ornamentale è affidata all’alternanza del bugnato rustico, delle paraste lisce, ora segnate da conci orizzontali, dalle ampie aperture delimitate dai balaustrini.

Nel 1722, in seguito al crollo del campanile, venne danneggiata anche parte della facciata che fu prontamente ricostruita. Su Via Santa Chiara si apre un secondo accesso alla chiesa che si presenta a navata unica con presbiterio a terminazione piatta. Si aprono lungo le pareti laterali le gelosie per le monache e ampie arcate che inquadrano gli altari. Di notevole interesse, la ricca decorazione lignea, con predominanza di motivi fitomorfi che riveste gli intradossi delle arcate e completa le cornici dei quadri.

Anche sull’altare maggiore, realizzato in marmi commessi, la decorazione in legno intagliato e dorato con racemi avvolgenti e intrecciati si distribuisce intorno alla tela raffigurante l’Immacolata e l’Eterno tra S. Francesco, S Chiara e S. Antonio, e sulle cimase delle porte che si aprono ai lati dell’altare. Di pregio anche il pulpito con la grande aquila aperta intagliata nella base e terminante con un elegante baldacchino. Tra le tele si segnalano il transito di S. Giuseppe, il Martirio dei Santi Medici, la Madonna con il bambino tra S. Marco e S. Francesco da Paola, S. Maria Maddalena penitente e S. Stefano.

fonte: enjoy Altamura

LE CLARISSE

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STORIA DELLE CLARISSE